Istituto Universitario di Architettura di Venezia
Oggetto: Tesi di Laurea n. 25 Enrico Zorzi
Titolo della tesi:
Progetto di Recupero, Restauro e Valorizzazione del Sistema Urbano delle Mura in destra Adige a Verona
Insegnamento:
Restauro Architettonico
Relatore:
Ballardini prof. Romeo
Laureandi:
Zorzi Enrico matr. 208419
Cantieri Antonietta matr. 202837
Menegazzi Andrea matr. 20391
Bragantini Francesco matr. 205795
5 aprile 1990

Tesi di Laurea n. 25
FotogalleryTESI
Caratteristiche dello studio compiuto
" Se è vero, come è stato detto, che una città si lascia vedere così come vuol farsi vedere, ciò che è più palesemente accettabile, quando la forma sia, dunque il rispecchiamento perfetto di una identità sicura ed imperterrita: il quale lungi dall'offrirsi alla manipolazione arbitraria della sperimentazione soggettiva, ne risulti viceversa la regola e la guida obiettiva" L. Puppi - "Ritratto di Verona" - B.C.V .Il nostro studio ha per soggetto il sistema urbano delle mura in destra Adige a Verona. Il tema della tesi diviene, quindi, momento per una riconsiderazione sull'assetto attuale della città, da confrontare e valutare attraverso una indagine storico-urbanistica con la città del passato. Ricostruire un sistema completo di valori urbani perduti o celati da fatti successivi serve per ricostituire la forma urbis; questo implica necessariamente un processo di ricomposizione delle lacerazioni delle mura Magistrali sostanzialmente con il travalicamento delle stesse avvenuto nel secolo XX. Lo studio sulle mura si configura quindi non solo come restauro di un'opera d'arte di notevoli qualità spaziali e strutturali ma come progetto di recupero a scala urbana. militare.
Indagine storica
Attraverso la lettura mirata del materiale storico (opportune bibliografie, iconografie, stampe) si desume il comporsi progressivo dell'imago urbis nei secoli; si inizia con l'indagare l'assetto della città nel periodo romano per passare alla forma teodoriciana, altomedievale, comunale, scaligera e veneziana. Per il periodo austriaco si opera uno studio più approfondito; la ricerca tende ad evidenziare il peso determinato dal ruolo di piazzaforte assunto dalla città nel periodo di dominazione austriaca, che ne accentua il carattere militare. Si opera un ulteriore approfondimento di carattere storico per quanto riguarda la cinta, il suo assetto originario, nonchè le fasi evolutive avvenute.Individuazione dei temi progettuali comuni alla cinta e suddivisione della stessa in aree di progetto
I dati storici, relativi alla cinta Magistrale ed alle I dati storici, relativi alla cinta Magistrale ed alle aree con termini ricavati dalla ricerca, permettono di operare un confronto tra l'assetto del periodo austriaco della stessa ed il suo stato attuale in modo da valutare le modificazioni e le distruzioni macroscopiche subite dalla metà dell'ottocento ad oggi e di individuare, in relazione a queste, i temi progettuali comuni quali: - la ricerca della linearità e continuità, oggi perduta, di tutta la cinta- il ristabilimento delle relazioni interne alla stessa ed esterne con l'urbano
- il recupero dei rapporti spaziali tra mura e città (assi prospettici, valli, controscarpe,etc.) Si sviluppano, quindi, in un progetto globale a scala opportuna, i temi progettuali che investono principalmente la cinta muraria e le aree contermini. Successivamente, per facilitare il lavoro di analisi e di progettazione, si suddivide la cinta in parti opportunamente configurate e delimitate. Questa scelta è di tipo operativo in quanto dà la possibilità di entrare, in modo sistematico, a valutare le problematiche progettuali, diversificate, proprie di ogni singola area, la quale diventa un tratto dimensionalmente controllabile di un sistema continuo; con ciò si ha la possibilità di attuare un organico ed approfondito studio.
Sviluppo dei temi progettuali sulla cinta in destra Adige
La cinta in destra Adige si può considerare come tratto a sé stante rispetto all'intero circuito, non solo per le sue caratteristiche costruttive ma anche per la sua posizione orografica: è, infatti situata nell'ansa dell'Adige che la separa fisicamente dalla parte sinistra. Lo studio della cinta in destra Adige è costituito da una serie di analisi a supporto del progetto. Per ogni singola area il lavoro è articolato nelle seguenti fasi: - analisi di carattere storico per il confronto dello stato attuale e l'assetto originario: questo in una prima istanza consente di individuare le trasformazioni dei vari elementi costituenti la cinta.- analisi dei caratteri formali e funzionali per comprendere le peculiarità architettoniche
- individuazione e sviluppo delle soluzioni progettuali volte al ristabilimento dei rapporti spaziali tra gli elementi costitutivi la cinta e tra questa ed il sistema di appartenenza. tali elementi, individuati mediante l'analisi formale, sono la controscarpa, il fosso, il bastione, costituito dalla scarpa, dal parapetto, dal ramparo, dal piazzale; per questi si prospetta la ricostruzione attraverso il riproponimento dei caratteri costruttivi per ristabilire la configurazione volumetrica originaria. Questa fase di studio informa sulle soluzioni progettuali comuni alla cinta in destra Adige nel suo insieme; nella fase di lavoro successiva si sviluppa quanto indicato approfondendo lo studio su di una singola area. Scelta dell'area progetto ove approfondire lo studio Questa fase è articolata in una serie di lavori preliminari per giungere alla definizione del progetto: - studio dettagliato dell'assetto originario (1833) dell'area progetto tramite i documenti storici. - rilievo diretto (metrico e fotografico) dei vari manufatti - confronto tra lo stato attuale e l'assetto originario in modo dettagliato per verificare le trasformazioni subite dai vari elementi costituenti la cinta Si prevede una soluzione progettuale per l'intera area, per quanto riguarda la sistemazione volumetrica e funzionale, rimandando a dei progetti puntuali e particolari l'intervento relativo ai manufatti in muratura, quali la cortina, il muro alla Carnot; per questi viene utilizzata una metodologia di studio specifica in stretta relazione con la natura del manufatto, già adottata per le mura di Ferrara, contenuta nel "Manuale del Restauro". Ulteriore progetto puntuale è quello svolto per la Porta Nuova; per questa sono state svolte analisi per la comprensione del processo di trasformazione; oltre all'indagine storica ed il rilievo diretto, sono stati eseguiti i rilievi descrittivo e critico. Dal processo di trasformazione sono state compiute valutazioni per il riconoscimento degli ambienti originari la cui costituzione è l'obiettivo progettuale.